Cornetti alla vaniglia e cioccolato
Questi delicati biscottini sono tipici dell’Alto Adige; io sono solita intingere le estremità dei cornetti nel cioccolato fondente fuso, che si accosta armoniosamente all’aroma della vaniglia.CONTINUA A LEGGERE
Questi delicati biscottini sono tipici dell’Alto Adige; io sono solita intingere le estremità dei cornetti nel cioccolato fondente fuso, che si accosta armoniosamente all’aroma della vaniglia.CONTINUA A LEGGERE
Ingredienti per 6-8 persone
PER LA TORTA
125 g di cioccolato fondente
125 g di mandorle non pelate
125 g di burro
100 g di zucchero semolato
25 g di fecola di patate
3 uova
1 cucchiaino di lievito in polvere per dolci
Poco burro e polvere di biscotto per la tortiera
PER LA FINITURA
qb di zucchero a velo
Preparazione
Tritate finemente le mandorle. Montate il burro ammorbidito con lo zucchero e quando avrete ottenuto un composto ben lavorato e spumoso incorporatevi le mandorle tritate, il cioccolato grattugiato, tre tuorli e infine, due albumi montati a neve ben soda, mescolando delicatamente con un cucchiaio di legno dopo l’aggiunta di ogni ingrediente. Unite il lievito alla fecola e setacciate le polveri sopra il composto già ottenuto, mescolando accuratamente, ma delicatamente con movimenti dal basso verso l’alto. Imburrate una tortiera a cerchio mobile del diametro di 24 cm e spolverizzatela con polvere di biscotto; versate in essa il composto e cuocete la torta per circa 30 minuti in forno già caldo a 180°C.
Finitura
Estraete la torta dalla tortiera, poggiatela sul piatto di servizio e spolverizzatela di zucchero a velo delineando un disegno a piacere con l’ausilio di una apposita mascherina.
I colori e i profumi della Liguria si affacciano da questo canestro che accompagna i miei finger food.
Un amore profondo mi lega alla mia regione, anfiteatro naturale stretto tra i monti e il vagare incessante delle onde; ammiro la raffinata sapienza culinaria dimostrata nel tempo dalla mia gente, l’inimitabile abilità nell’impiegare al meglio le eccezionali risorse tratte da sempre con faticoso impegno dalla terra e dal mare.
Le verdure che crescono al sole della Riviera e le profumate erbe spontanee sono insuperabili, unica la qualità del pescato. Ecco dunque due stuzzichini ispirati dai tesori della Liguria, dalla sua tradizione gastronomica, dalle mie riflessioni, ciascuno dei quali può aprire un buffet :CONTINUA A LEGGERE
I cuculli, chiamati anche galletti, sono frittelline di farina di ceci tipiche della cucina genovese. La ricetta originale compare nell’edizione del 1865 di La cuciniera di Emanuele Rossi, recentemente ripubblicata da Pentagora col titolo “La vera cucina genovese” a cura di Sergio Rossi. Io ho aggiunto all’impasto di base una piccola quantità di rossetti (pesci piccolissimi traslucidi dai leggeri riflessi rosati) ed ho abbinato a questo frittino una delicata crema di fave fresche che sa di primavera.CONTINUA A LEGGERE
Al mercato ittico della mia città, La Spezia, i Liguri veraci non acquistano acciughe se non sono state pescate nel mare di Monterosso, nelle acque antistanti Punta Mesco. Questo pesce azzurro ha carne soda e sapida ineguagliabile e si presta a innumerevoli preparazioni; qui le acciughe, precedentemente private della lisca centrale e rosolate, sono unite ad una besciamella ben consistente per realizzare gustose polpettine.CONTINUA A LEGGERE
I profumi dei fiori del mio giardino, che verso sera si fondono accarezzando il cuore e la mente, hanno accompagnato la nascita di questo menu di maggio, dedicato a tutte le mamme che spargono semi di amore nelle loro famiglie:CONTINUA A LEGGERE
Un contrasto di consistenze e di temperature per un secondo di mare e di terraCONTINUA A LEGGERE
Il dessert al piatto è costituito da una semisfera di bavarese alle rose con cuore di gelée di lamponi e rose su base di dacquoise ai pistacchi.CONTINUA A LEGGERE