Due proposte per un brunch di fine agosto

Cicale, sorelle, nel sole

con voi mi nascondo

nel folto dei pioppi

e aspetto le stelle

(Estate, Salvatore Quasimodo)

Sul finire di agosto si avverte il dileguarsi lento di una magia, svanisce a poco a poco l’atmosfera calda e sognante dell’estate che unisce l’uomo alla natura. È allora il momento di trattenere le emozioni semplici che questo raro connubio ha procurato, respirando i profumi che la terra e il mare ancora regalano, tuffando gli occhi nei colori dei frutti estivi, assaporando la loro freschezza. Da questo desiderio nascono le due proposte per un brunch di fine agosto:CONTINUA A LEGGERE

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Polpette di pappa al pomodoro con salsa di yogurt greco

Nel rigoglio dell’orto profumati pomodori, maturati al sole estivo, suggeriscono stuzzicanti polpettine fritte, ispirate alla tradizione culinaria toscana. L’acidula salsa allo yogurt greco, leggermente pungente, aggiunge piacevoli note di freschezza.CONTINUA A LEGGERE

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Due dolci primaverili

In primavera, al tramonto del sole, mi inebriano gli effluvi che la brezza ruba ai fiori del mio giardino e agli arbusti dei boschi intorno. Mi piace rinnovare quell’emozione componendo cesti rigogliosi di profumate corolle e intanto i miei pensieri intrecciano voli intorno a dolci nuovi che sappiano di primavera. Talvolta la novità è solo un piccolo dettaglio in classici già conosciuti. Così in maggio le bianche trine del sambuco e i petali violetti del glicine regalano incantevoli sfumature gustative a dolci come questi:

 roll cake con crema ai fiori di sambuco e fragole

torta soffice al limone e fiori di glicine

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Millefoglie verticale con crema diplomatica alla vaniglia e confiture de lait

Esplorando le attuali tendenze della pasticceria d’Oltralpe mi imbatto spesso nella sostanziale fedeltà con cui i modelli della tradizione sono consegnati al gusto contemporaneo. Esempio di questa scelta di stile è il dessert monoporzione creato da Matthieu Carlin, a cui mi ispiro con somma modestia nella realizzazione di questo Millefoglie. Qui il pasticcere francese rinnova il dolce amato da Napoleone I con la verticalità degli strati di sfoglia. L’emozione gustativa del progetto originario si ripropone invece nel contrasto di croccantezza e cremosità e nell’eleganza della farcia, una crema diplomatica alla vaniglia impreziosita dall’avvolgente dolcezza di una confiture de lait.CONTINUA A LEGGERE

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Una rosa dedicata alle donne

Simbolo di passione e sensualità, soavità e purezza, la rosa ha un’anima nascosta, tesoro di raffinate emozioni. Ecco perché io dedico questo fiore al dolce mistero che la donna rappresenta. Adagiata su una meringa fragile e insieme tenace, la mia rosa ha candidi petali di elegante e voluttuosa chantilly; nasconde però un cuore di mousse di frutti rossi, si ravviva con note alcoliche di verbena, accoglie con naturalezza la dolce acidità della composta celata nella meringa.

(Il dessert è liberamente ispirato alle creazioni di Amaury Guichon e Willem Verlooy)CONTINUA A LEGGERE

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Ciambelline di Carnevale alle mele, zucchero e cannella

La frittura, forse la più gioiosa ed allegra tra le preparazioni di pasticceria, trova uno spazio privilegiato nella breve parentesi del Carnevale ed esercita un richiamo a cui è difficile resistere. Se si vuol cedere alle lusinghe dei tanti dolci fritti della tradizione, diventa allora opportuno puntare alla leggerezza delle ricette, come nel caso delle ciambelline che io propongo, frutto della sapienza pasticcera del maestro Giuseppe Giuliano, che ne ha condiviso i segreti.CONTINUA A LEGGERE

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