Autunno: la nocciola abbraccia il mandarino

Ispirato ai frutti e ai colori dell’autunno, questo dolce declina il gusto della nocciola in una varietà di sfumature e consistenze: su una base intensa e croccante di gianduia e sablé breton si adagia una delicata e morbida bavarese alle nocciole pralinate, che abbraccia una fresca gelée al mandarino. Sulla superficie dorata di una glassa al caramello si appoggiano una sottile tuile di cacao e granella di nocciole, una nocciola sabbiata e uno spicchio di mandarino; candide nocciole sabbiate disegnano il bordo inferiore del dolce.

 

Con questo dessert monoporzione ho vinto uno dei cinque premi speciali del concorso “Celebriamo l’autunno in dolcezza” assegnati dalla redazione di Pasticceria Internazionale e dal Maestro Leonardo Di Carlo.CONTINUA A LEGGERE

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Torta di nocciole senza glutine

Tipica della tradizione gastronomica piemontese, questa semplicissima torta esprime speciali sfumature gustative se preparata con ingredienti di eccellenza come la nocciola tonda gentile delle Langhe IGP e il miele del rododendro che cresce sulle Alpi Piemontesi. Nutriente ma leggera, è il dolce ideale per la colazione e per lo spuntino pomeridiano.CONTINUA A LEGGERE

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Il mio Mont Blanc

Il golosissimo e scenografico simbolo della cultura gastronomica savoiarda si alleggerisce nella snella struttura di questa monoporzione, che rispetta i sapori della tradizione ma riduce l’impatto calorico del fine pasto e compone un’armonica combinazione di consistenze: su un morbido disco di pan di Spagna al cacao si appoggia una piccola montagna di avvolgente bavarese ai marroni, illuminata da una lucida glassa al caramello. Sulla cima una spruzzata di panna montata accoglie croccanti bastoncini di meringa e un delicato, cedevole marron glacé.CONTINUA A LEGGERE

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Sapori di Sicilia: cannolo di pasta fillo, crema di ricotta, cremoso al cioccolato fondente

Ci sono dolci che esprimono l’anima di una terra, la sua storia, i suoi profumi, in una parola la sua identità. Da questi la pasticceria moderna non può prescindere, pur rivendicando il diritto di evolversi in termini di consistenze, combinazioni di gusti e di estetica. In quest’ottica il golosissimo cannolo, suntuoso protagonista della pasticceria siciliana tradizionale, può essere proposto in un’elegante composizione al piatto: la scorza croccante e leggerissima di pasta fillo è farcita con una setosa crema montata di ricotta e si adagia su un lingottino di cremoso al fondente; per completare il mosaico di sapori siciliani nel piatto si stendono sottili strisce di crema bianca al pistacchio e uno spicchio di limone candito aggiunge vivaci note agrumate.CONTINUA A LEGGERE

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La mia cassata siciliana monoporzione: leggerezza nuova, sapori antichi

Il gioiello barocco della pasticceria siciliana si semplifica in una lucida semisfera glassata al pistacchio, guarnita con freschi spicchi di mandarino; all’interno del dessert una crema di ricotta e purea di canditi accoglie un cuore di mousse agli agrumi di Sicilia. La tradizionale nota di cioccolato fondente si esprime nella base di pan di Spagna al cacao.CONTINUA A LEGGERE

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Eclairs craquelin di primavera: pistacchio, lamponi e violette

In questi primi giorni di marzo, che regalano insperati tepori e fanno presagire l’arrivo della primavera, accarezzo con serena lentezza progetti di preparazioni che possano celebrare il rinnovarsi della vita. Nasce da questo sentimento il mio eclair craquelin, farcito da una voluttuosa namelaka al pistacchio e da un confit di lamponi, che stempera la setosità della crema con una nota acidula e fresca. Sulla superficie pistacchi caramellati, frammenti di lamponi freschi e violette del mio giardino cristallizzate si adagiano su onde di aerea chantilly al pistacchio. Colori e sapori di primavera.CONTINUA A LEGGERE

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Tortelli dolci di Carnevale

In cucina come in pasticceria mi piace sperimentare: nuovi ingredienti, inusuali accostamenti, combinazioni di diverse consistenze, forme attraenti catturano il mio interesse e ispirano la mia passione. C’è però un momento dell’anno in cui la forza della tradizione e della memoria sono per me ineludibili; per Carnevale non riesco a sottrarmi all’inebriante profumo di fritto che emana da castagnole, chiacchiere e tortelli come quelli di ricotta e cedro candito, che ho preparato in grande quantità fin da quando, più di trent’anni fa, a scuola i miei figli festeggiavano in maschera il martedì grasso e ogni mamma preparava i dolci della sua memoria per arricchire il tavolo della merenda.CONTINUA A LEGGERE

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