Panini, focacce e bruschette nel brunch italiano della domenica

Nella varietà di proposte per il brunch italiano la presenza di panini, focacce e bruschette riscuote invariabilmente un alto gradimento. Il palato dei commensali è conquistato da autentiche emozioni se il pane, nelle sue diverse declinazioni e nella particolarità degli abbinamenti, risveglia la memoria di tradizioni condivise, di sapori e profumi amati. Ecco il senso delle mie scelte, di cui offro un esempio con le seguenti preparazioni:CONTINUA A LEGGERE

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Il brunch italiano della domenica

Ritorno a parlare di brunch dopo aver letto con grande interesse un elegante volume di Vito Mollica, dedicato ad un ossimoro culinario, il brunch italiano. Rinnovando la concezione del pasto anglosassone, lo chef conferisce ad esso il ruolo di moderno pranzo domenicale destinato al piacere della famiglia. Non ibrido straniero, ma convivio gourmet, nella varietà e creatività delle portate il nuovo brunch sa “incuriosire, stupire, rassicurare, far parlare di sé, ingolosire, rilassare, divertire, gratificare…” calcando le orme della tradizione rinnovata. La lettura non mi ha concesso scampo: diventato per me irresistibile il desiderio di accogliere questo nuovo identikit, ho delineato un articolato panorama gustativo, ispirato in parte alla mia regione, la Liguria, e alla dorata stagione estiva. I piatti, come scorci di mare e di terra, ricordano sapori rassicuranti e profumi già noti, ma sono capaci di stupire per le forme, la particolarità degli accostamenti, la presentazione in tavola. Il compito di stuzzicare il desiderio e la fantasia dei commensali è naturalmente assegnato alla tavolozza degli antipasti, fra i quali ciascuno può cominciare a scegliere il proprio percorso di profumi e sapori:CONTINUA A LEGGERE

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Un tè a primavera

In primavera, in un angolo del mio giardino, un rigoglioso albero di cachi offre generosamente la sua ombra per l’allestimento en plein air di una merenda o un tè in compagnia delle amiche più care. Quest’anno, però, l’incostanza del tempo non consente lunghe pause di relax all’aperto, a contatto con la natura prodiga di dolci profumi. Fiori e foglie donati dal giardino e dal campo possono però ricreare anche in casa l’armonia primaverile, disegnando romantici tralci sul tavolo apparecchiato per il tè. Pronte per essere servite alcune preparazioni salate e dolci, con sapori che ben si accostano all’aromatica bevanda:CONTINUA A LEGGERE

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Armonia di contrasti

Ciò che è opposto si concilia, dalle cose in contrasto nasce l’armonia più bella, e tutto si genera per via di contesa.

(Eraclito, Frammenti)

 

Le scenografiche corolle delle peonie sbocciate nel mio giardino si accostano ai teneri fiori del biancospino, a timidi steli di campo e bacche selvatiche per annunciare l’atmosfera di un menu che compone in armonia contrasti di sapori e consistenze:CONTINUA A LEGGERE

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Menu di ottobre

Che dolcezza infantile

nella mattinata tranquilla!

C’è il sole tra le foglie gialle

e i ragni tendono fra i rami

le loro strade di seta.

(Mattino d’autunno  di F. G. Lorca)

Bagliori rossi e d’oro ottobre accende nei boschi e nei giardini, mentre essi sono in quieta attesa di un lungo riposo. La tavola che si ispira all’atmosfera ottobrina ricrea la calda gamma dei colori autunnali, mentre il menu propone i frutti, i sapori e i profumi della dolce stagione:CONTINUA A LEGGERE

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Tre dolci per un goloso buongiorno

È tempo di scuola; è bene allora che i nostri ragazzi, chiamati ad un impegno che richiede energia e concentrazione, comincino le loro giornate con una colazione ricca e nutriente, sana e genuina; con i suoi buoni sapori e l’invitante profumo essa procurerà loro anche una sferzata di buonumore e li disporrà meglio alle fatiche che li attendono. Ecco dunque la proposta di tre dolci che mamme e nonne potranno preparare in anticipo e conservare nel congelatore. Giorno dopo giorno, basterà scongelarli e scaldarli nel forno, restituendo ad essi tutta la loro fragranza:CONTINUA A LEGGERE

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Menu di settembre

Quando finalmente l’afa opaca dell’estate si dilegua e cede il posto ai giorni di cristallo settembrini, i boschi appenninici della mia regione e delle terre limitrofe regalano in abbondanza frutti capaci di procurare guizzi di esultanza: superbi, profumati funghi porcini. Eletti a re di un intero pasto, essi si prestano a cotture diverse e sposano con successo una bella varietà di ingredienti, appagando la vista e il palato.  Ecco un menu che può esaltare le loro pregiate qualità:CONTINUA A LEGGERE

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