Paccheri di Gragnano tutto pomodoro

La pasta al pomodoro è un piatto della tradizione e della memoria per ciascuno di noi, uno dei cibi che abbiamo gustato e amato fin dalla nostra infanzia. Proprio per questo rappresenta più di ogni altro piatto il senso caldo e confortante della convivialità familiare ed è presente nel mio menu per il brunch della domenica. La versione che propongo sceglie i ruvidi paccheri di Gragnano trafilati al bronzo e utilizza in modi diversi tre tipologie di pomodori: una vellutata salsa di Piccadilly avvolge la pasta, su cui si adagiano datterini confit dal sapore intenso e aromatico. Una nota fresca e lievemente acida è aggiunta a crudo dalla parte gelatinosa dei “cuore di bue”.CONTINUA A LEGGERE

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Gnocchi di patate al cacao in salsa ligure di noci

Un piatto di morbidi gnocchi evoca subito calde atmosfere familiari e gratifica il palato e il cuore. Nella mia proposta il sapore insolito del cacao regala un tocco di sorpresa a questa preparazione tanto cara alla tradizione gastronomica italiana; il gusto inconsueto degli gnocchi è avvolto però con effetti rassicuranti dalla dolcezza della salsa di noci tipica della cucina ligure, che in una delle tante versioni esistenti acquista morbida cremosità con l’aggiunta di ricotta di capra.CONTINUA A LEGGERE

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Zuppa di pesce

Il profumo avvolgente della zuppa di pesce ha accompagnato abitualmente le mie estati; mia madre, camogliese e buona conoscitrice delle specie di pesce adatte a questa preparazione, si dedicava alla zuppa come a un rito e serviva in ciotole di coccio un sughino saporitissimo in cui nuotavano crostacei, molluschi e pesci dalle carni bianche e morbide. La mia proposta affonda in quei ricordi, ma, per eliminare la fastidiosa presenza delle lische, utilizza pesce sfilettato; frullando e setacciando tutto ciò che si impiega per la salsa, crea una crema che, caldissima, inonda triglie e crostacei crudi: il contrasto cotto – crudo, caldo – freddo (suggeritomi da una preparazione di Chicco Cerea) procura sensazioni gustative nuove.CONTINUA A LEGGERE

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Panini, focacce e bruschette nel brunch italiano della domenica

Nella varietà di proposte per il brunch italiano la presenza di panini, focacce e bruschette riscuote invariabilmente un alto gradimento. Il palato dei commensali è conquistato da autentiche emozioni se il pane, nelle sue diverse declinazioni e nella particolarità degli abbinamenti, risveglia la memoria di tradizioni condivise, di sapori e profumi amati. Ecco il senso delle mie scelte, di cui offro un esempio con le seguenti preparazioni:CONTINUA A LEGGERE

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Focaccine di kamut con paniccia ligure di ceci

Fra i ricordi di golosi spuntini consumati da me e dai miei familiari emerge su tutti l’avvolgente profumo di una morbida focaccia ligure farcita di farinata di ceci. La mia proposta vuol proprio ricreare la voluttà di questo abbinamento in una versione più adatta alle esigenze del brunch, in un felice accordo di tradizione spezzina e creatività.CONTINUA A LEGGERE

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Composizione di bruschette con crema leggera di gorgonzola, mousse di speck, caviale di melanzane

Le sensazioni gustative di assaggi gourmet, assaporati durante le recenti vacanze in Alto Adige, mi hanno ispirato questa composizione di bruschette, che accosta la tradizione culinaria del Nord Italia a sapori spiccatamente mediterranei.CONTINUA A LEGGERE

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Girelle di polpo e patate

La creatività inesauribile e l’abilità tecnica di Luca Montersino mi hanno ispirato questa preparazione, che trasforma l’insalata di polpo e patate nel saporito ripieno di pane per bruschette. I filoncini farciti, tagliati a rondelle, diventano divertenti girelle dai freschi sapori del mare e dell’orto.CONTINUA A LEGGERE

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Il brunch italiano della domenica

Ritorno a parlare di brunch dopo aver letto con grande interesse un elegante volume di Vito Mollica, dedicato ad un ossimoro culinario, il brunch italiano. Rinnovando la concezione del pasto anglosassone, lo chef conferisce ad esso il ruolo di moderno pranzo domenicale destinato al piacere della famiglia. Non ibrido straniero, ma convivio gourmet, nella varietà e creatività delle portate il nuovo brunch sa “incuriosire, stupire, rassicurare, far parlare di sé, ingolosire, rilassare, divertire, gratificare…” calcando le orme della tradizione rinnovata. La lettura non mi ha concesso scampo: diventato per me irresistibile il desiderio di accogliere questo nuovo identikit, ho delineato un articolato panorama gustativo, ispirato in parte alla mia regione, la Liguria, e alla dorata stagione estiva. I piatti, come scorci di mare e di terra, ricordano sapori rassicuranti e profumi già noti, ma sono capaci di stupire per le forme, la particolarità degli accostamenti, la presentazione in tavola. Il compito di stuzzicare il desiderio e la fantasia dei commensali è naturalmente assegnato alla tavolozza degli antipasti, fra i quali ciascuno può cominciare a scegliere il proprio percorso di profumi e sapori:CONTINUA A LEGGERE

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